Le ultime scoperte in materia di genetica sperimentale un giorno potrebbero fornire nuovi approcci e strumenti al chirurgo plastico, specie per gli interventi in ambito ricostruttivo, grazie alla possibilità di rigenerare i tessuti stessi del paziente.
Questo è uno dei temi trattati nella pubblicazione della Plastic and Reconstructive Surgery®, rivista ufficiale della Società Americana di Chirurgia Plastica (ASPS).
Negli ultimi dieci anni, i ricercatori hanno sviluppato numerose tecniche per la rigenerazione di pelle, ossa e altri tessuti del paziente, ma i passi da compiere affinché tali tecniche consentano di passare da una fase sperimentale di laboratorio all’applicazione pratica in sala operatoria sono ancora molti.
Il progresso nella chirurgia rigenerativa
Le nuove tecniche basate sulla terapia genica rappresentano un enorme progresso per la chirurgia rigenerativa e, probabilmente, potranno un domani consentire ai chirurghi plastici un nuovo approccio alla risoluzione di uno dei problemi più difficili: la mancanza di adeguato tessuto per correggere malformazioni di una specifica area e/o struttura.
Le ricerche continuano e ci si auspica che nei prossimi anni sia possibile vedere i primi risultati pratici di tali sperimentazioni. Una speranza in più per i nostri pazienti, in particolar modo per quei pazienti che hanno bisogno di ricorrere alla chirurgia ricostruttiva per correggere malformità estese o riparare i danni dovuti a traumi o ustioni.