Con l’arrivo della bella stagione i peli superflui su viso e corpo possono rappresentare un disagio ancor più evidente; l’epilazione laser rappresenta il trattamento d’elezione per risolvere definitivamente questo inestetismo. Ma come funziona? Cerchiamo di capirne di più..
Il laser sfrutta il principio della fototermolisi selettiva, cioè il diverso assorbimento della luce a diverse lunghezze d’onda da parte dei tessuti; le sue onde unidirezionali e monocromatiche riconoscono selettivamente la melanina contenuta nei peli in fase attiva, distruggendone il bulbo. Rispetto alla luce pulsata, il laser è sicuramente uno strumento privilegiato proprio perché il suo bersaglio è la melanina, ma allo stesso tempo è quello che richiede maggiori competenze, attenzione e professionalità considerandone la potenza che, se mal gestita, può provocare spiacevoli effetti collaterali quali ustioni o discromie.
Diversi tipi di laser: Alessandrite e Diodo
Abbiamo a disposizione due diversi tipi di laser: Diodo e Alessandrite. Entrambi i macchinari, tramite un manipolo, emettono il fascio luminoso che colpisce il bulbo pilifero, inibendone la ricrescita.
Il ciclo vitale dei peli si compone di tre momenti:
- Anagen, in cui si formano i melanociti nel bulbo e il pelo inizia a crescere;
- Catagen, in cui il follicolo inizia a restringersi e il pelo può facilmente distaccarsene;
- Telogen, in cui il pelo termina la sua crescita e cade.
E’ proprio durante la prima fase che essi saranno sensibili all’azione del laser, per cui ogni trattamento eliminerà definitivamente tra il 10 e 15% dei peli; sono dunque necessarie fra le 8 e le 10 sedute per ottenere un risultato completo, anche se molto dipende dalla risposta fisiologica di ciascun paziente.
Tornando alle tipologie di laser, quello ad Alessandrite è dotato di un sistema di raffreddamento brevettato che permette di rinfrescare gli strati più superficiali della cute pochi millisecondi prima dell’emissione, permettendo così un trattamento particolarmente tollerato rispetto ad altri macchinari, evitando sensazioni di bruciore e dolore durante la seduta. Si tratta di un laser particolarmente indicato per le aree più sensibili, è utilizzato su diversi fototipi cutanei e può colpire anche i peli più sottili.
Consigli pratici per epilazione ed estate
E se l’estate avanza e non abbiamo completato le sedute ma non vogliamo rinunciare ad esporci al sole? L’epilazione definitiva attraverso laser è, in effetti, sconsigliata sulle pelli abbronzate per motivi sia di sicurezza che di efficacia. Il laser Diodo, tuttavia, è un dispositivo che consente l’epilazione sicura, se adeguatamente settato, anche su pelli un po’ abbronzate. Sarà importantissimo, in ogni caso, seguire le principali precauzioni post-trattamento: limitare l’esposizione solare e applicare una crema ad alto fattore protettivo su zone fotoesposte.
Contravvenire a queste indicazioni, come a quelle pre-trattamento fornite durante la visita pre-laser, può favorire la comparsa di macchie, ustioni e cicatrici.
Tornando alla pelle abbronzata, bisogna rinunciare al laser se la pelle è particolarmente abbronzata? Non proprio! Esistono infatti anche tipi di laser come Nd:Yag, adatti anche ai fototipi più scuri che permettono di eseguire il trattamento in sicurezza. Ciò nonostante è comunque sempre opportuno, se siamo in pieno mood da “tintarella” far trascorrere più tempo prima di riprendere le sedute di epilazione.
Se desideri maggiori informazioni sulle tecniche di epilazione o vuoi prenotare una seduta, compila il modulo che trovi qui oppure chiama il numero 055 410180: il nostro staff è a tua disposizione.