Caldo estivo e problematiche circolatorie degli arti inferiori

Come affrontare al meglio l’estate in caso di disturbi circolatori

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Gambe appesantite, caviglie e piedi gonfi, crampi, comparsa di vene dilatate e capillari: sono questi i sintomi che mostra chi soffre di disturbi del sistema vascolare venoso. Con l’arrivo dell’estate, arriva anche il caldo, elemento che può portare ad un peggioramento dell’insufficienza venosa insieme ad una maggiore esposizione al sole. Ne parliamo con il Dr. Stefano Matticari, specialista in Chirurgia Vascolare.

 

1) Dottore, che cosa si intende per ‘insufficienza venosa”’?

La Malattia Venosa Cronica è un malfunzionamento del sistema circolatorio venoso causato o da una insufficienza valvolare che determina un flusso retrogrado (malfunzionamento delle valvole presenti in tutte le vene sia superficiali che profonde), o da un ostacolo al normale flusso dovuto alla presenza di una ostruzione, in genere trombotica. Entrambe queste problematiche possono interessare le vene superficiali, quelle profonde o entrambi i distretti.

 

2) Quali sono le cause ed i sintomi?

Le cause sono fondamentalmente due: la prima è il malfunzionamento delle valvole, dovuta alla dilatazione delle vene superficiali (varici) o dal danneggiamento delle valvole stesse in seguito al processo di ricanalizzazione delle vene sede di precedente trombosi (Sindrome Post-trombotica). Tale malfunzionamento determina un   reflusso, ovvero un flusso anomalo invertito verso la periferia. L’ altra causa è l’ostacolato deflusso per l’occlusione trombotica della vena. Entrambe queste situazioni (reflusso e/o ostacolato flusso) determinano una ipertensione venosa, con conseguente dilatazione delle vene (comparsa di varici e teleangiectasie, i cosiddetti “capillari”), comparsa di edema (gonfiore) in particolare delle caviglie e dei piedi, alterazioni della pelle come le pigmentazioni fino alla comparsa di un’ulcera cutanea. Il paziente avverte inizialmente senso di pesantezza alle gambe e, successivamente, sensazione di bruciore e dolore.

 

3) Come influisce il caldo su una condizione di insufficienza circolatoria?

Il caldo determina una dilatazione dei vasi, in particolare delle vene superficiali che sono deputate alla regolazione della temperatura corporea, determinando un rallentamento del circolo venoso in tutti i soggetti, ma in particolare se sussiste una pre-esistente insufficienza circolatoria.

 

4) Quali sono le buone pratiche da tenere nel periodo estivo per evitare che l’insufficienza circolatoria peggiori?

Oltre alle comuni raccomandazioni sulla dieta nella stagione estiva (incrementare l’idratazione e una dieta ricca di frutta e verdura), si raccomanda di evitare l’esposizione al sole e alle alte temperature durante le ore più calde della giornata, fare se possibile esercizio fisico di tipo aerobico (come camminare) nelle ore più fresche per incrementare l’effetto della “pompa muscolare”, di fondamentale importanza nella circolazione venosa.

Sono raccomandati in alcuni casi l’impiego di farmaci o integratori flebotonici che, oltre a migliorare il tono venoso, riducono la permeabilità capillare e l’infiammazione, e l’impiego di creme specifiche.

Nelle forme più avanzate, anche se non sempre tollerate in particolare durante la stagione calda, è raccomandato l’utilizzo di calze elastocompressive. L’elastocompressione determina infatti un miglioramento della pompa muscolare con riduzione dell’ipertensione venosa e dell’edema.

 

5) In caso di comparsa di nuove vene dilatate e capillari, cosa deve fare chi riscontra questo peggioramento?

Il paziente deve consultare lo Specialista che attraverso l’esame clinico integrato sempre da una valutazione EcoColorDoppler, può stabile la presenza ed il grado dell’insufficienza venosa e suggerire le raccomandazioni comportamentali e le terapie necessarie nei singoli casi, per eliminare o ridurre i sintomi (dolore, senso di pesantezza, bruciore, crampi notturni) e per prevenire eventuali complicazioni.

 

6) In tema di prevenzione, cosa si può fare per mantenere gambe leggere ed in salute?

Oltre ad evitare una prolungata esposizione al sole, si consiglia di mantenere una buona mobilizzazione degli arti con un adeguato esercizio fisico ed eventualmente mantenere una posizione “in scarico” delle gambe durante alcuni momenti della giornata o durante il riposo notturno. Ma soprattutto seguire le raccomandazioni dello Specialista che ha valutato la situazione circolatoria del singolo paziente. 

 

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