Dermatologia: i consigli per l’autoesame dei nevi

La prevenzione del cancro della pelle passa anche attraverso una regolare autoanalisi: alcuni consigli pratici su come monitorare la propria pelle.

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Il cancro della pelle è la più comune tra le forme di tumore e colpisce ogni anno milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta altresì del più facile da curare se diagnosticato e trattato in tempo.

L’esame della pelle annuale svolto da uno specialista e l’autoesame dei nevi rappresentano il modo migliore per far sì che la propria vita non si converta in una lotta contro il cancro della pelle.

L’auto-esame è senza dubbio una buona pratica che va effettuata con regolarità: può essere utile per identificare qualsiasi cambiamento cutaneo e fornire un preziosissimo contributo nella diagnosi precoce del melanoma.

Con quale frequenza effettuare l’autoesame?

Per una corretta prevenzione oncologica è molto utile sottoporsi innanzitutto a un esame completo della pelle con uno specialista, in modo da assicurarsi che ogni neo o macchia sospetta non sia riconducibile a particolari patologie cutanee.

Dopo la prima mappatura dei nei, l’autoesame della pelle non dovrebbe richiedere più di 10 minuti.

È bene effettuare l’autoesame dei nevi con una frequenza tale da divenire un’abitudine però non troppo eccessiva da essere avvertita come un peso. Per la maggior parte delle persone, una volta al mese rappresenta la frequenza ideale.

Cosa cercare durante l’autoesame?

Esistono 3 tipi principali di cancro della pelle:

  • Melanoma
  • Carcinoma basocellulare (o basalioma)
  • Carcinoma spinocellulare (o a cellule squamose)

Durante l’autoesame va cercato un cambiamento di qualsiasi tipo a livello cutaneo. Non vanno ignorate macchie sospette, anche se non dolorose: il cancro della pelle può essere indolore ma comunque estremamente pericoloso. Se si individuano uno o più segnali di allarme è bene consultare immediatamente uno specialista dermatologo.

Quali posso essere i segnali di allarme?

Possibili segnali d’allarme possono essere:

  • Un neo sulla pelle che aumenta di dimensioni, di colore perlaceo, marrone chiaro, marrone scuro, nero o multicolore
  • Una macchia che cambia di colore, aumenta di dimensione o spessore, di forma irregolare o maggiore di 6 mm
  • Una ferita che provoca prurito, dolore, formazione di croste o emorragia, o comunque una ferita che non guarisce in tre settimane.

Il test ABCDE

Una buona regola da tenere a mente quando si esegue l’autoesame dei nevi è la cosiddetta regola dell’ABCDE. Consiste nel segnalare come sospetti quei nevi che presentano le seguenti caratteristiche:

  • “A” come Asimmetria: una metà di un neo o di una voglia non combacia con l’altra
  • “B” come Bordi: i margini sono irregolari, sfrangiati, frastagliati o sfumati
  • “C” come Colore: il colore non è lo stesso su tutta l’estensione e può includere sfumature di marrone o nero o qualche volta con macchie di rosa, rosso, bianco o blu
  • “D” come Diametro: la macchia è più larga di 6 mm di diametro, benché qualche volta i melanomi possano essere più piccoli
  • “E” come Evoluzione: il neo sta cambiando forma, grandezza e colore

L’autoesame dei nevi passo dopo passo

Ecco qui di seguito alcuni consigli pratici su come eseguire comodamente a casa l’autoesame dei nevi.

  • 1) Porsi davanti ad uno specchio ed esaminarsi attentamente dalla testa ai piedi, davanti e dietro, sollevando le braccia per esaminare anche le ascelle; guardare anche tra le natiche ed intorno ai genitali (immagine 1, 6, 7, 8).

 

  • 2) Per ciascun braccio, piegare il gomito e guardare con attenzione le unghie, il palmo della mano, avambraccio e braccio (immagine 4).

 

  • 3) Mettersi a sedere e, con l’aiuto di un piccolo specchio portatile, esaminare con attenzione le gambe, davanti, dietro e lateralmente. Controllare bene anche i piedi, comprese unghie, piante e spazi interdigitali (immagini 2 e 3).

 

  • 4) Sempre con l’aiuto di un piccolo specchio portatile controllare bene il proprio cuoio capelluto (immagine 5).

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