Ginecologia: la salute passa dalla prevenzione

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La prevenzione è il primo strumento che ognuno di noi ha per tenere sotto controllo lo stato di salute del proprio corpo. Sottoporsi a visite di controllo e screening periodici, siamo in grado di poter intercettare alterazioni fin dalle prime fasi, permetterndoci così di intervenire tempestivamente sul nascere. Anche in ambito ginecologico è importante sottoporsi a controlli periodici in ogni fascia d’età, dall’adolescenza alla menopausa, per individuare eventuali anomalie, infezioni o cambiamenti dell’apparato riproduttivo femminile. Ne aprliamo con il Dr. Roberto Corti, ginecologo.

Perché è importante sottoporsi a visite ginecologiche di controllo periodiche?

È importante sottoporsi a visite ginecologiche periodiche per controllare il benessere psico-fisico della paziente durante tutta la sua vita: dalla comparsa del ciclo mestruale all’inizio dell’attività sessuale, quindi venire a conoscenza dei rischi di natura infettiva, informazioni sulla contraccezione, fino alla pianificazione delle gravidanze e la menopausa.

Quando è consigliato cominciare percorsi di prevenzione?

I percorsi di prevenzione sono consigliati quando la donna inizia ad essere sessualmente attiva oppure anche prima se è presente una sintomatologia importante, come dolore mestruale, gonfiore dell’addome o, nei casi più gravi, sanguinamento anomalo.

Come cambia la prevenzione in base all’età? 

La prevenzione cambia in base all’età della paziente. Inizialmente ci possono essere delle alterazioni della regolarità del ciclo in termini temporali e di quantità. Successivamente la prevenzione viene affrontata in termini di contraccezione in fase adolescenziale e post adolescenziale, insieme alla prevenzione oncologica che oggi avviene con screening come il Pap test e l’Hpv. Intorno ai 30 anni in media (in Italia 32/33 anni), la donna decide di avere una gravidanza e quindi il ginecologo prenderà in carico la paziente e la consiglierà anche dal punto di vista dello stile di vita e del proprio metabolismo. Dopo il parto sarà utile valutare che la funzione urogenitale si sia ripristinata al meglio e che non ci siano alterazioni e quindi eventuale nuovo periodo di contraccezione. Nel percorso di prevenzione rientra anche il controllo del seno a partire dai 35 anni, inizialmente con ecografia periodica e poi mammografia dopo i 45, o anche prima se esistono fattori di rischio. Poi intorno ai 50, nel periodo in cui si entra in menopausa, il percorso ginecologico verterà nell’affrontare tutta la sintomatologia associata e le varie terapie sistemiche e locali che si possono eseguire per vivere al meglio questo periodo della propria vita.

Oltre ai controlli periodici, ci sono buone pratiche/stili di vita che ad ogni donna è consigliato seguire per mantenersi in salute?

Certamente: la prevenzione primaria si fa con uno stile di vita sano, evitando quindi l’eccesso di alcool, il fumo, seguendo un’alimentazione corretta, praticando attività fisica, evitando il sovrappeso/obesità che sono fattori di rischio importantissimi per malattie cardiovascolari, diabete, tumori dell’utero, dell’intestino e del seno.

Per maggiori informazioni chiama in segreteria al numero 055 410180 oppure compila il modulo.

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